RECENSIONE 'SE I GATTI POTESSERO PARLARE' DI PIERGIORGIO PULIXI - MARSILIO

19:00

 

Se i gatti potessero parlare * Piergiorgio Pulixi * Marsilio * pagg. 352


La libreria Les Chats Noirs di Marzio Montecristo è stata scelta come “libreria galleggiante” per un evento esclusivo: il celebre giallista Aristide Galeazzo, uno degli autori più amati e discussi del panorama italiano, scriverà i capitoli finali del suo nuovo romanzo Maestrale di sangue proprio a bordo di una nave da crociera. La casa editrice Polpicella ha organizzato un tour che circumnavigherà la Sardegna, facendo tappa nei principali porti. A ogni sosta, i lettori saliranno a bordo per assistere a presentazioni sotto le stelle e tornare a terra con una copia autografata. Il richiamo ad Assassinio sul Nilo è evidente e il marketing dell’editore ci ricama sopra. Marzio, però, non è per nulla entusiasta – detesta Aristide Galeazzo –, tuttavia la libreria naviga in cattive acque, e questa è un’opportunità da non perdere. Così, il libraio si imbarca nell’impresa, portando con sé l’ispettore Caruso, prossimo membro del club di lettura degli “investigatori del martedì”, e le due mascotte feline, Miss Marple e Poirot. Marzio immagina una vacanza tutto sommato piacevole, ma il viaggio prenderà una piega inaspettata: un omicidio scuote l’atmosfera idilliaca della crociera. Nessuno può lasciare la nave, i sospetti crescono e la tensione si taglia col coltello. Toccherà a Montecristo mettere a frutto anni di letture poliziesche per affrontare un assassino dalla mente brillante, convinto di aver commesso il delitto perfetto.


Parto subito con una precisazione: il libro va letto come seguito de "La libreria dei gatti neri". A mio avviso non farlo, potrebbe non far comprendere alcuni aspetti. 

Marzio continua a gestire la libreria resa famosa dai suoi due gatti, Miss Marple e Poirot, ma le cose non vanno bene dal punto di vista economico e di certo, il suo carattere non aiuta ad attirare clienti. La sua collaboratrice, Patricia, ormai ha perso le speranze fino a quando non si presenta la possibilità di un'entrata che faccia respirare e di un po' di pubblicità per la libreria dei gatti neri.
Qual è questa possibilità? Un tour a bordo di una nave per promuovere il libro di Aristide Galeazzo, autore della serie che vede protagonista l'investigatore Brizzi. Il tour prevede fermate in Sardegna e Corsica e serve un libraio che si occupi della vendita del giallo. Un'occasione che Marzio si stava facendo sfuggire (troppa gente da incontrare!) se non fosse stato per l'intervento di Greta Mameli, la gattara che, anche stavolta, dispensando saggi consigli, convince Marzio.

La lettura del romanzo, fino a quando il libraio non mette piede sulla nave, si stava rivelando coinvolgente e carica di aspettative, ma l'ombra della delusione aleggiava sulla nave dove i protagonisti si sono riuniti e, in men che non si dica, mi sono sentita fagocitata in un giallo della Christie.
Così la nuvola che avevo visto all'orizzonte è arrivata e si è scatenata facendo piovere i cliché dei gialli. Un omicidio che avviene su un mezzo di trasporto come una nave a largo delle coste; in una stanza con un' unica via di accesso; i passeggeri tutti legati da vincoli familiari o rapporti di lavoro e ciascuno con uno o più segreti  che rappresentano un possibile movente per l'omicidio. 
Cliché naturalmente accettabili in un giallo, ma Pulixi mi aveva presentato un romanzo, il primo, originale perché quegli stessi stereotipi erano stati accompagnati dal racconto della vita di Marzio e dalla presentazione di un gruppo di lettura particolare. Questi elementi, nel secondo libro, sono mancati.

La parte più corposa del testo è stata impegnata per lo sviluppo del giallo e, proprio questa si è rivelata prolissa e noiosa
 
La penna di Pulixi si è prodigata nella descrizione completa di personaggi e mi ha attirato con le descrizioni degli ambienti e dei paesaggi. La scrittura cambiava stile: fine e più ricercata quando si trattava di parlare del giallista, più ironica e diretta invece, per narrare del libraio. Avrei voluto però leggere di più di Marzio e dei componenti del gruppo di lettura che qui hanno fatto solo una breve comparsa. Il libraio è stato solo un osservatore, soprattutto del naso dei suoi gatti. 





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