RECENSIONE 'KATIE' MICHAEL MCDOWELL - NERI POZZA
18:03
Katie * Michael McDowell * Neri Pozza * pagg. 440 |
Quando Philomena Drax riceve una lettera dal nonno, caduto nelle grinfie della crudele famiglia Slape che mira ai suoi soldi, si precipita in suo aiuto. Ma non ha fatto i conti con Katie Slape, giovane selvaggia, ladra spietata, veggente assassina. Fra sedute spiritiche, incendi, spettacoli di cabaret e due colpi di martello, le due si rincoreranno come in una danza macabra nell’America della Gilded Age. Perché nessuno sfugge alla furia di Katie.
Katie, scritto nel 1982, è l'ultima pubblicazione di Michael McDowell portata in Italia dalla casa editrice Neri Pozza. Dello stesso autore ho letto la saga di Blackwater che ho particolarmente apprezzato. Non ho letto 'Gli aghi d'oro' per via di recensioni non entusiasmanti, ma per Katie sono stata spinta all'acquisto da una trama che mi è apparsa intrigante.
Siamo nel 1871 e anche se il titolo dell'opera fa pensare a Katie come la protagonista, in realtà il personaggio principale è Philomena Drax, giovane che vive con la madre a New Egypt, in condizioni di povertà estrema.
Una vita buia, tetra come è l'atmosfera che permea tutto il romanzo, ma uno spiraglio di luce Philo lo vede quando giunge loro una lettera da parte del nonno che chiede aiuto. È malato e sua nuora, risposatasi dopo la morte del figlio, è lì con Katie, figlia del nuovo marito . L'anziano non fa che attendere la sua fine per poter intascare l'eredità. Philo si reca alla fattoria del nonno e qui incontra Katie che, per come descritta, non ha nulla di angelico. Da questo incontro scaturiranno una serie di eventi alimentati dalla infinita avidità di Katie e dalla sete di giustizia di Philo.
Se però il personaggio di Katie indossa perfettamente gli abiti della ragazza che trova appagamento solo quando uccide e riesce ad accumulare denaro, quello di Philo non regge assolutamente il forte desiderio di rivendicazione dei propri diritti. Dalla narrazione esce come una figura troppo debole e ingenua. Due personaggi antitetici, ma squilibrati. La bilancia pesa a favore di Katie per la sua forza, determinazione e intraprendenza. Anche l'aspetto horror che nella saga Blackwater era dominante, qui c'è ma è più secondario. Lo stile di McDowell è confermato, ma la storia si è rivelata ai miei occhi come una "piacevole" lettura, ma senza quel forte coinvolgimento che mi sarei aspettata dallo scrittore americano.
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