RECENSIONE 'RITORNO A WHISTLE STOP' DI FANNIE FLAGG - RIZZOLI

14:00

 

Ritorno a Whistle Stop * Fannie Flagg * Rizzoli * pagg. 300


Buddy Threadgoode è nato e cresciuto a Whistle Stop, Alabama. Da bambino, il fischio allegro dei treni che passavano per la piccola stazione ferroviaria scandiva il corso delle sue giornate. Sua madre Ruth, donna mite, misurata, e la zia Idgie, eccentrica, volitiva, passionale, erano le proprietarie del caffè della cittadina, noto nel raggio di chilometri per i suoi irresistibili pomodori verdi fritti; un punto di incontro e di ristoro sempre pronto ad accogliere tutti. Poi, col passare del tempo, Whistle Stop andò via via spopolandosi, i treni smisero di passare e il caffè chiuse una volta per tutte. Dopo molti anni di assenza, di quel posto immerso tra i campi di granturco l'ottantaquattrenne Buddy conserva ricordi dolci e nostalgici, che condivide con sua figlia Ruthie e con chiunque abbia voglia di ascoltare le sue storie. Ed è lì, ai luoghi della sua infanzia, che decide di fare ritorno, sgattaiolando fuori dalla casa di riposo per un viaggio carico di avventure, dando il via a un susseguirsi di eventi dai risvolti imprevedibili.


Prima che il mio cervello perdesse ricordi e particolari della lettura fatta poco tempo fa (sì! Lo so! Sono messa male) di Pomodori verdi fritti, ho recuperato il seguito.

Ci troviamo molti anni dopo l'epilogo del primo romanzo con i protagonisti delle vicende di Whistle Stop. 
Ripartiamo con Buddy, sposato e  veterinario. Ripartiamo con Buddy, sposato e ora veterinario. Purtroppo la chiusura della ferrovia  ha segnato il destino della cittadina, per cui lo sfondo su cui si muovono i nostri amici è un altro. Seguiremo lui, la sua famiglia, per vederne l'evoluzione nel corso di sessant'anni.
Ritornare a leggere delle persone amate e avere luce su alcuni avvenimenti che erano rimasti un po' nell'ombra, è stato come ritornare a fare un viaggio e visitare luoghi che erano rimasti fuori dall'itinerario.

 La Flagg si è confermata per nulla banale: ha mantenuto viva l'attenzione con un seguito, non cadendo nella noia, ma portandoci qua e là nel tempo.
Leggevo del presente, ma poi mi ha portato ad affacciarmi alle finestre del passato, per riassaporare le sensazioni vissute nella prima lettura, con un senso di nostalgia per ciò che non può tornare.
Buddy e Ruth, sua figlia, sono gli attori principali e attorno ad essi ruotano figure già a noi note, ma anche di nuove che fanno parte di quella trama che sembrava tessere un tappeto diverso, ma in realtà ha dato solo compimento a una storia che non aveva diritto di rimanere dimenticata solo perché la chiusura della ferrovia aveva deciso la sorte della cittadina. 
La Flagg mi ha ancora coccolato ed è stato piacevole rileggere di come tutto si possa ricomporre per far ritornare i cuori dove palpitano.
Un romanzo che infonde speranza e tanta positività. 



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