Recensione 'Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misterioso scomparso in Sud America' di Antonio Manzini - Sellerio

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Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misterioso scomparso in Sud America * Antonio Manzini * Sellerio * pagg. 152



Dopo "Vecchie conoscenze" e "Le ossa parlano", il vicequestore Rocco Schiavone è in missione non ufficiale a migliaia di chilometri dalla sua odiata Aosta, con il vecchio amico Brizio. Vogliono ritrovare Furio, l’altro compagno di una vita, scomparso tra Buenos Aires, Messico e Costa Rica. Furio, da parte sua, si è lanciato a rotta di collo sulle tracce di Sebastiano, il quarto del gruppo, scappato in Sud America per sfuggire ad una colpa tremenda e alla conseguente punizione. L’antefatto è lontano nel tempo e ha squassato le vite di tutti loro. E adesso Rocco e Brizio devono impedire «la pazzia» di Furio, ma vogliono anche capire i perché di Seba, quali sono stati i motivi profondi di quel tradimento orribile con cui Rocco ha già provato a fare i conti, in modo da poter dare l’addio come si deve a un’amicizia vecchia quanto loro. La ricerca appare vana, perché il continente è immenso e chi scappa lascia solo labili indizi, sospeso in realtà tra scomparire e voglia di spiegarsi o di espiare. Il vicequestore, da fine investigatore, sa bene come armare una caccia spericolata, e Brizio è abbastanza svelto di mano da spalleggiarlo adeguatamente. In questo miscuglio di thriller e psicologia, è inevitabile che nella mente di Rocco si affollino i tanti ricordi di un’infanzia con la banda a Trastevere, quel piccolo mondo dove solo un fortunato caso ha deciso che Schiavone sia diventato un poliziotto e non un «bandito», una guardia e non un ladro, al pari dei suoi inseparabili compari, uniti in un’amicizia che non c’è più, distrutta dal tempo, dal destino o forse solo da appetiti personali. Ritrovare Sebastiano misteriosamente scomparso in Sud America sarà forse possibile. Impossibile ritrovare l’amico.




"Stavolta conclude. Sicuro!"
"Certamente! Avremo il finale"
Piccolo dialogo tra illuse (quando hanno saputo di una nuova uscita) che credono che qualcuno non sia attaccato a strategie di marketing. Perché credo che questo nuovo mini - romanzo lo sia stato in pieno!

Innanzitutto si colloca prima di Elp e già questo, quando l'abbiamo saputo, ci ha fatto capire che di una "fine" non si trattava.
Poi, con l'avanzare della lettura, durata circa due ore, le braccia mi sono completamente cadute.
Rocco si mette in viaggio con Brizio per ritrovare Furio e fermarlo dal compiere azioni avventate nei confronti di Sebastiano, che avevamo lasciato latitante in Sud America.
In realtà, in questa ricerca si nasconde qualcosa di più profondo, di più serio, soprattutto per Schiavone.
Sebastiano ha avuto un ruolo importante nella vita del vicequestore e, il suo tradimento è stato sconvolgente per Rocco.
Quindi, più che ritrovare Furio, il lungo viaggio sarebbe servito a rispondere definitivamente a un punto interrogativo che avevo percepito, come lettrice, fondamentale per Schiavone.

Bene, questa serietà, non è emersa. 
A me è sembrato il racconto di una gita tra amici. Se fosse stato inserito all'interno di di uno dei romanzi precedenti, forse l'assenza dell'importanza di cui avrebbe dovuto rivestirsi, sarebbe passata inosservata.
Altri elementi hanno minato la credibilità di quest'avventura: un messaggio da decifrare attribuito ad uno della compagnia, ma assolutamente troppo ingegnoso per esserne lui l'autore; comportamenti assunti in situazioni di difficoltà troppo sempliciotti; tutto è sembrato troppo facile e, non nascondo, in qualche situazione mi è sembrato di leggere le avventure dei partecipanti a Pechino Express.
E poi Manzini: io lo spagnolo non lo conosco!! Uno straccio di traduzione o una nota a piè di pagina, la potevi pure mettere!!
Questo racconto, perché così lo definirei, è servito solo a minare la credibilità del personaggio di Rocco e a desiderare fortemente una chiusura. In tal caso, spero in un annuncio preventivo per non ricadere in un'ulteriore delusione, per non scrivere "trappola".
Noi Fedeli a Rocco, non avevamo bisogno di questa trovata commerciale.




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