Recensione La voce del buio di Gigi Paoli - Giunti
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La voce del buio * Gigi Paoli * Giunti editore * pagg. 329 |
Il CICAP era stato fondato nel 1989 per promuovere indagini scientifiche e critiche nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell'insolito...
Montecchi vive tra Verona e Saint Paul de Vince, paesino dietro Nizza, di cui Cinzia, la sua amata moglie perduta si era innamorata.
Famoso nell'ambiente forense, viene contattato per dare una risposta razionale a eventi che di razionale hanno ben poco: anziani, residenti nella Villa imperiale sul Passo della Mendola, scompaiono di notte, da dodici anni, uno ogni due anni. In particolare lui viene chiamato per analizzare la sparizione dell'ultima anziana.
Il modus operandi è lo stesso ed è proprio questo che ha dato adito a storie, legende che hanno trovato terreno fertile in un paesino con un passato torbido.
Montecchi dovrà ricostruire gli eventi per dare risposte logiche.
Paoli si conferma scrittore di grande talento, con una capacità descrittiva in grado di trasportarmi nei luoghi menzionati e dare l'impressione di essere accanto al protagonista.
Una scrittura che, in alcuni momenti diventa quasi sensoriale, tattile. Mi è sembrato di percepire l'umidità e l'odore del bosco bagnato, il freddo mattutino e il tepore di un tè caldo, ma anche la paura, l'ansia e i dubbi che si insinuavano tra i pensieri diventando gli stessi dei protagonisti.
Tra tutti ne prevale uno:
Esiste qualcosa di razionalmente inspiegabile?
Un punto di domanda in cui si ripone la speranza di poter leggere ancora del prof. Montecchi.
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