Recensione Acqua di sole di Bianca Rita Cataldi - HarperCollins

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Acqua di sole * Bianca Rita Cataldi * HarperCollins * pagg. 384






Bari, anni Cinquanta. Le vite di una famiglia contadina di fiorai e di una ricca famiglia di profumieri sono destinate a incontrarsi in modo inatteso e irreversibile. Natale 1955, Bari e la Puglia sono coperte da una neve ghiacciata. A casa Gentile c'è subbuglio: sta per nascere una bambina. Sembra che qualcosa vada storto, ma il Signore fa la grazia e si può festeggiare. Anche perché lavorare è impossibile, a causa della neve non si può andare nei campi a curare i fiori che da generazioni danno da vivere ai Gentile. Così come danno da vivere ai Fiorenza, la più importante famiglia di profumieri di Bari. Ogni mese dalla città parte Adriano, primogenito di Claudio, il grande profumiere, e va dai Gentile per comprare i fiori da cui saranno tratte le essenze. Non è questo l'unico motivo, vuole vedere anche Margherita, suo amore segreto, moglie di Giulio Gentile, madre di Michele, un bambino di sette anni molto intelligente. Durante uno di questi viaggi Adriano porta sua figlia Teresa, che diventa subito amica di Michele. Il legame con Teresa e la precoce intelligenza di Michele faranno sì che la famiglia decida di mandarlo a studiare a Bari. Lì, oltre all'amica Margherita, Michele potrà conoscere Vittoria, ragazza dal carattere fiero e intraprendente...




Sono un'accumulatrice seriale di libri.
Sono affetta da questa malattia. Ne sono consapevole e felice, ma i libri sono pazienti fino a quando non possono più aspettare perché il momento è giunto! Come si palesano?
Anche grazie ad un'amica che scopre l'uscita del secondo volume e fa riaffiorare in mei ricordi del primo capitolo che avevo acquistato tempo fa.

Così è successo per "Acqua di sole" di Bianca Rita Cataldi.
 Una saga familiare (e voi sapete quanto ami questo genere) ambientata nella mia Puglia, sul finire degli anni '50.
Protagoniste sono due famiglie i cui destini sembrano inizialmente essere legati solo da motivi lavorativi.
I Gentile infatti, forniscono la materia prima, i fiori, ai Fiorenza, produttori di profumi.

Esse rappresentano la struttura narrativa con cui si presenta il romanzo: una prima parte dedicata ai coltivatori dei fiori, la seconda ai profumieri e la terza ai bambini che identificano il vero anello di congiunzione tra le due famiglie. 

Il libro si apre con l'ingresso nel mondo di una nuova vita e con essa anche noi entriamo in casa Gentile per divenire parte integrante del loro mondo, della loro quotidianità e in particolare di quella di Michele, figlio di Giulio  Gentile e, con i suoi occhi esploreremo anche il mondo dei Fiorenza.

Le due colonne portanti, scrivevo, sono le due famiglie pugliesi con i loro vari componenti, ognuno presentatoci in maniera completa e definita, ma la narrazione ci porta a concentrare la nostra attenzione sulla figura del piccolo Michele e a essa ci affezioneremo assaporando la sua voglia di emergere, ma con umiltà.

 A essere interessato maggiormente però è stato il senso dell'olfatto.
Ogni pagina, scritta con una penna genuina, per niente artefatta, colloquiale, emana odori diversi, odori di casa: ora odora di neve appena caduta, ora di caffè appena fatto, ora di fiori appena colti, del sapone per il bucato, di petali messi al macero e di profumi nati da sapienti  combinazioni alchemiche. 
I profumi della cucina e dell'elegante salotto segnano la differenza sociale delle due famiglie, ma grazie a Michele e a Vittoria poi, figlia di Mauro Fiorenza, la Cataldi ci mette dinanzi a tanti aspetti che accomunano i Gentile e i profumieri.

 
Vi consiglio caldamente di scoprirli lasciandovi avvolgere dalle atmosfere che l'autrice ha saputo descrivere in maniera così accogliente.
Ho apprezzato la capacità di sorprendere raccontando con chiarezza, scorrevolezza gli stati d'animo o le situazioni complicate. E  al termine della lettura mi sembra di aver chiuso il tappo a un profumo inaspettatamente pregiato. e mi sono resa conto di aver avvertito tutte le note che produce un suo spruzzo. 

Ha attirato la mia attenzione con le sue note di testa: gli odori quotidiani di  una semplice vita familiare. Poi mi ha avvolto con le note di cuore risvegliando odori che appartengono a un passato che non si ripeterà più.
Ora, a distanza di alcuni giorni dal termine della lettura, rimangono le note di fondo, quelle che definiscono la "personalità del profumo": l'attaccamento ai propri sogni, la volontà di emergere e a fermezza nell'andare avanti nonostante le prepotenze altrui.

Il secondo volume l'ho acquistato, ma l'ho rassicurato: non aspetterà tanto quanto il primo!





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