Recensione Un giorno di David Nicholls - Neri Pozza

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Un giorno * David Nicholls * Neri Pozza * pagg. 487










È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, l'indomani lasceranno l'università. È il 15 luglio 1988, e per la prima volta Emma e Dexter si amano e si dicono addio. Lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza, sempre consapevole dei suoi privilegi, delle sue possibilità economiche e sociali. Ad attendere Emma è invece un ristorante messicano nei quartieri nord di Londra, nachos e birra, una costante insicurezza fatta di pochi soldi e sogni irraggiungibili. Ma per loro il 15 luglio rimarrà sempre una data speciale. Ovunque si trovino, in qualunque cosa siano occupati, la scintilla di quella notte d'estate tornerà a brillare. Dove sarà Dexter, cosa starà combinando Emma? Per venti anni si terranno in contatto, e per un giorno saranno ancora assieme. Perché quando Emma e Dexter sono di nuovo vicini, quando chiacchierano e si corteggiano, raccontandosi i loro amori, i successi e i fallimenti, solo allora scoprono di sentirsi bene, di sentirsi migliori. Comico, intelligente, malinconico, Un giorno cattura l'energia sentimentale delle grandi passioni: i cuori spezzati, l'intricato corso dell'amore e dell'amicizia, il coraggio, le attese e le delusioni di chiunque abbia desiderato una persona che non può avere.






Scrivo questa recensione dopo aver terminato la lettura qualche giorno fa. 
In questa occasione più che in altre avevo necessità di far sedimentare le tante sensazioni ed emozioni che hanno costellato questa lettura.

La costruzione narrativa si basa sul racconto di un solo giorno: il 15 luglio. Partendo dal 1988 ripercorreremo trent'anni di vita vissuta da Emma e Dexter, con dei salti annuali che potrebbero portare a pensare che si stiano perdendo fasi dell'esistenza dei due ragazzi, ma in realtà David Nicholls ci racconta di quel giorno come se fosse una calamita che attira a sé' ciò che è accaduto nei 365 giorni precedenti. 

Il romanzo all'inizio, sembra adagiarci  su un'apparente lettura che sa di stantio, già conosciuta e a dir poco banale. Il personaggio maschile poi, si presenta in maniera odiosa: ricco, viziato e latin lover. Emma, ragazza molto più semplice, di modesta estrazione sociale, con la protesta nell'animo per la rivendicazione dei diritti dell'umanità.

Un inizio scontato sembra poi piegarsi su un altro sentiero già battuto. E così, da un anno all'altro, tra una conquista e l'altra di Dexter, un lavoro e un altro di Emma, ha iniziato a prendere spazio in me la noia, sostenuta dall'antipatia verso la figura maschile. Ho chiesto così a una cara amica, che lo aveva letto, di aiutarmi a trovare un solo motivo per andare avanti nella lettura. Come risposta ho ricevuto solo un messaggio: leggilo!

La profonda fiducia che nutro per questa persona mi ha dato la spinta per proseguire e sono felice di averlo fatto!
Inoltrandomi infatti, in pagine di calendario che scorrevano, inconsciamente sentivo il diffondersi di aria di cambiamento fino a diventare una vera e propria rivoluzione nella mia testa e nel mio cuore.

Tutto improvvisamente è cambiato!
Tutto improvvisamente si è rivestito di aria nuova e, anche la noia, anche l'antipatia avvertita all'inizio hanno avuto un senso e un fine.

I vent'anni in cui Deexter e Emma si rincorreranno, saranno i vent'anni di una grande verità nascosta sotto il tappeto delle mille insicurezze e delle incertezze su dove posizionare i propri passi preoccupandosi troppo delle conseguenze e danneggiando così il momento presente.

Definire "Un giorno" un romanzo d'amore sarebbe altamente riduttivo e profondamente ingiusto. Non è solo un romanzo d'amore, che peraltro non ha elementi di leziosità, ma è un romanzo sulla Vita, sull'importanza di cogliere il momento e viverlo "fino al midollo". 

Quanto è difficile ciò!
Seconde possibilità non ce ne sono e una vita triste, ricca di delusioni, è una vita erosa da un tarlo : "E se invece avessi…".

Un dubbio che risuona dopo questa lettura, ritenendomi profondamente ingannata, presa in giro dall'autore. 
Una storia così semplice, ma in grado di smuovere sentimenti potenti, minando roccaforti su cui pensavo di non fare passi indietro.





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