RECENSIONE LA SPOSA ITALIANA
07:15LA SPOSA ITALIANA * Adriana Trigiani * TRE60 * pagg. 524 |
Bergamo, 1910. C'è tutta la gioia del primo amore nel legame che unisce Enza e Ciro: bellissima e volitiva lei, energico e riflessivo lui, già immaginano la loro vita insieme, a onta delle difficoltà concrete, quotidiane, del loro villaggio tra i monti. Ma il destino ha deciso diversamente: Ciro scopre un segreto troppo grande per il suo animo semplice e viene costretto ad andarsene lontano, addirittura al di là dell'oceano. Finirà per lavorare come apprendista nella bottega di un calzolaio a New York, a Little Italy. E in quel mondo nuovo, frenetico e pieno di possibilità, il pensiero di Enza pare sempre più lontano, sempre più sfumato... È la povertà che spinge la famiglia di Enza a compiere lo stesso viaggio verso l'America. Ferita dall'abbandono di Ciro, la ragazza si dedica anima e corpo al suo lavoro di ricamatrice e, ben presto, inizia a lavorare al Metropolitan, dove realizza abiti lussuosi per le star dell'opera lirica. Ed è lì che incontra un ricco e affascinante americano, deciso a farle dimenticare quell'amore che appartiene a un altro tempo e a un altro continente... Non sapendo di vivere nella stessa città, Enza e Ciro s'incamminano su strade sempre più divergenti: il successo negli affari per lui e la promessa di una vita agiata per lei. Il passato è dimenticato, il presente è sereno, il futuro sembra tracciato. Poi, un giorno, Enza e Ciro si incontrano di nuovo. E tutto cambia.
E' una storia che fa nascere sentimenti profondi come le radici di alberi secolari per poi emergere con il riscatto come chiome sempreverdi. Si comprende bene come il romanzo abbia tanto di personale per la Trigiani. Lo si avverte da una scrittura calda, che scorre ora dolce come il fiume vicino casa, ora impetuosa come le onde dell'oceano.
Ho amato molto la figura di Enza, con la sua determinazione, la sua sicurezza, mai priva di umiltà. Enza, la donna che insegna come avere coraggio nel non accontentarsi, nel prendere le decisioni più difficili lasciando la strada più semplice perché già spianata, ma che non ha via d'uscita se non quella della rinuncia ai propri sogni.
Enza, la donna per la quale tutto ha una soluzione, tranne la morte, Tutto si risolve senza cullarsi sugli allori.
Con questa caratterizzazione ho rivisto in lei la mia mamma, ragion per cui non poteva non conquistarmi.
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